Cosa sono le Malattie Metaboliche Ereditarie?
Le malattie metaboliche ereditarie, chiamate anche errori congeniti del metabolismo, costituiscono una categoria ben definita di “malattie rare”. La maggior parte delle persone colpite da queste patologie ereditarie possiede un gene difettoso che provoca assenza o carenza di uno degli enzimi intracellulari deputati alla produzione di energia nell’organismo. Esistono centinaia di malattie metaboliche genetiche diverse e i loro sintomi, prognosi e terapie variano ampiamente.
Cos’è il metabolismo?
Con il termine metabolismo si indica l’insieme dei processi che l’organismo mette in atto per trasformare le proteine, i grassi e gli zuccheri contenuti negli alimenti, in altri composti utili, oppure in sostanze più semplici allo scopo di ricavarne energia.
Attraverso complesse reazioni biochimiche, il metabolismo li rende utilizzabili e ne impedisce l’accumulo. Questi processi di trasformazione sono indispensabili per la vita in quanto permettono di produrre ed utilizzare sostanze essenziali, forniscono l’energia necessaria alla funzione delle cellule e favoriscono l’eliminazione di composti tossici.
Cause delle malattie metaboliche ereditarie
Le Malattie Metaboliche Ereditarie sono causate dall’assenza o dalla carenza di uno degli enzimi intracellulari deputati alla produzione di energia nell’organismo. L’enzima mancante è come un lavoratore assenteista nella catena di montaggio. Ciò significa che, a seconda del lavoro svolto da quell’enzima e della sua conseguente assenza, potrebbe non essere prodotto un composto essenziale o potrebbero accumularsi sostanze tossiche. Un enzima per essere funzionale nel nostro organismo deve essere prodotto attraverso un gene nel nostro DNA che non presenti errori (o mutazioni). Un’alterazione del gene causa l’assenza dell’enzima, con conseguente riduzione della produzione di energia.
Come si manifestano
Le malattie metaboliche hanno carattere ereditario e colpiscono con una probabilità del 25% ad ogni gravidanza quando entrambi i genitori ne sono portatori sani, oppure spesso insorgono nell’età adulta. La maggior parte delle persone con disturbi metabolici eredita due copie difettose del gene, una da ciascun genitore. Nei genitori portatori sani, la copia funzionante del gene compensa la copia difettosa. Il loro organismo riesce a produrre, pertanto, livelli adeguati di enzimi e, di conseguenza, non manifestano i sintomi della patologia.
Il bambino che eredita da ciascun genitore una copia del gene difettoso non può fornire alle proprie cellule l’informazione per produrre enzimi efficaci e sviluppa quindi i sintomi della malattia metabolica. Questa forma di trasmissione genetica è chiamata ereditarietà autosomica recessiva.
Si manifestano in diversi modi:
- forme neonatali che possono avere una rapida evoluzione;
- forme a lenta progressione, dove la sintomatologia insorge in età adulta, con comparsa di ritardo dello sviluppo neuromotorio, ritardo nella deambulazione autonoma e/o nello sviluppo del linguaggio, crisi convulsive, comi improvvisi, rifiuto dell’alimentazione, vomito, segni di insufficienza epatica, ipotonia muscolare, alterazioni scheletriche, segni di insufficienza del midollo osseo, etc…
Quali sono le malattie metaboliche ereditarie?
Sono stati identificati centinaia di disordini metabolici ereditari e ne sono stati scoperti di nuovi. Alcuni dei più comuni e importanti disordini metabolici genetici includono:
- Fenilchetonuria (PKU): il corpo non può scomporre l’aminoacido fenilalanina.
- Diverse carenze enzimatiche all’interno dei lisosomi (organuli all’interno delle cellule che eliminano i prodotti di scarto del metabolismo) possono provocare l’accumulo di sostanze tossiche, causando disordini metabolici tra cui:
- Malattia di Gaucher
- Malattia di Fabry
- Glicogenosi di tipo II (Malattia di Pompe)
- Mucopolisaccaridosi (MPS)
- Malattie mitocondriali
- Difetti del ciclo dell’urea
- Acidurie organiche
- Difetti di beta ossidazione
Diagnosi e cura
Ad oggi si conoscono più di 500 tipi di malattie metaboliche ereditarie, che rappresentano la larga parte di quelle malattie definite “rare” per la loro frequenza. In Italia, ogni 500 bambini nati ne nasce uno affetto da una delle malattie del metabolismo ereditarie.
Molte di queste patologie sono curabili attraverso l’eliminazione dalla dieta delle fonti alimentari che causano i metaboliti interessati dal blocco enzimatico e con l’utilizzo di farmaci e cofattori enzimatici in grado di facilitare la depurazione dell’organismo dai prodotti tossici. Alcune di queste patologie spesso comportano l’uso di prodotti farmaceutici non presenti sul mercato per il loro scarso rendimento economico. Altre rispondono bene a terapie enzimatiche sostitutive, a trapianti di organi, di epatociti, etc. Per molte invece non esiste al momento nessuna cura.
Queste patologie, spesso, non vengono identificate per tempo, causando la morte prematura dei bambini. Il mancato riconoscimento della patologia o il suo trattamento in centri medici non qualificati per queste patologie si traduce in un peggioramento della prognosi e della qualità di vita dei pazienti oltre che in un alto costo sociale per i gravi danni neurologici che ne derivano.