analisi genetiche prima della gravidanza

Quali analisi genetiche fare prima della gravidanza?

In cosa consistono le analisi genetiche prima della gravidanza?

Sono dei test genetici che vengono eseguiti nel periodo pre-concezionale, ovvero quando la coppia decide di avere un figlio, e consentono di determinare se i futuri genitori sono a rischio di trasmettere al bambino una delle malattie genetiche più frequenti che vengono analizzate nei test.

Le malattie genetiche ereditarie rappresentano il 20% delle cause di mortalità infantile nei Paesi industrializzati. Ciascun individuo possiede una media di 3-6 mutazioni genetiche senza saperlo: questo test genetico consente di verificare se i genitori sono portatori sani di una o più mutazioni genetiche.

Il test è importante perché quando due genitori sono portatori sani di una mutazione dello stesso gene possono concepire un figlio malato (circa il 5% delle coppie è portatore sano di una mutazione dello stesso gene). Va però segnalato che l’esito normale di un test pre-concepimento non garantisce in assoluto alle coppie di avere un figlio sano, perché l’esame analizza solo i geni più frequentemente mutati nella popolazione generale (da 1 portatore sano su 22 a 1/100), mentre è possibile che il bambino sia affetto da una malattia causata dal concorso di più geni o da mutazioni spontanee che possono alle volte verificarsi durante il concepimento o da alterazioni cromosomiche (come la Sindrome di Down).

Come si esegue il test?

Tutti i test genetici prima della gravidanza si fanno con un semplice prelievo di sangue e il risultato è disponibile in pochi giorni

Per esempio, il “test genetico del portatore sano” è sicuro e veloce. Il medico genetista, dopo un’accurata anamnesi personale e familiare (volta a individuare eventuali fattori di rischio genetico specifici) prescrive il test e al paziente viene prelevato un campione di sangue che viene trasferito in laboratorio.

Viene dunque eseguita un’accurata analisi del DNA tramite sequenziamento NGS di numerosi geni, tra cui quello della fibrosi cistica (1 portatore su 22 nella popolazione generale), dell’atrofia muscolare spinale (1/30), della distrofia muscolare di Duchenne e altre malattie metaboliche gravi. Dopo circa 20 giorni viene consegnata alla coppia il referto del test genetico.

In caso di test positivo, la coppia può comunque avere un figlio sano?

Sì, nel caso in cui entrambi i partner presentino la stessa mutazione genetica, hanno comunque delle possibilità di avere un figlio sano. Questo test permette infatti alla coppia di valutare il percorso riproduttivo più adeguato, come la fecondazione assistita con diagnosi genetica preimpianto (PGT) sugli embrioni, la diagnosi prenatale invasiva o la donazione di gameti.

Gli esami più frequenti prima della gravidanza

  • La mappatura cromosomica o cariotipo: ossia una analisi del corredo cromosomico di uomo e donna volta a verificare che entrambi abbiano un patrimonio genetico regolare, costituito da 46 cromosomi. Tale esame può essere escluso dopo un’attenta anamnesi familiare da parte di un genetista specializzato, infatti, se nella famiglia di lei o di lui non risultano precedenti di patologie di origine cromosomica, non c’è ragione di analizzare il cariotipo della coppia.
  • Test per la fibrosi cistica: I portatori sani di fibrosi cistica sono 1 ogni 27 persone, pertanto la possibilità che due persone portatrici si incontrino è piuttosto elevata e la loro probabilità di avere un figlio affetto da questa patologia è del 25%. Alcune forme di sterilità maschile sono causate da una forma lieve di fibrosi cistica. Della fibrosi cistica si conoscono numerose varianti, ciascuna delle quali ha origine da una differente mutazione. Per questo, ha senso fare delle ricerche genetiche se in famiglia sono presenti uno o più casi di fibrosi cistica e si conosce la specifica mutazione responsabile di quei casi. Così si fa una ricerca mirata. Altrimenti l’esame risulta complesso, molto costoso e non risolutivo.
  • Test per la diagnosi di atrofia muscolo-spinale: La seconda malattia più comune in Italia con un portatore sano ogni 40/50 cittadini. Nei malati entrambe le copie del gene SMN1 sono assenti, mentre i portatori ne hanno una assente e una normale. Per una coppia in cui entrambi sono portatori, la probabilità di avere un figlio affetto da questa patologia è del 25%. La patologia, che può manifestarsi già durante la gravidanza, conduce ad una progressiva degenerazione dei neuroni del midollo spinale che causa atrofia e debolezza del tronco e degli arti.
  • Test per la diagnosi della sordità congenita: il 60% dei casi di sordità sono ereditari, il test si effettua eseguendo nei genitori sani le mutazioni dei geni connessina 26 e 30.

A chi sono rivolte le analisi genetiche prima della gravidanza?

Il test è in generale rivolto a tutte le coppie in età riproduttiva che hanno in programma di avere un figlio, anche quando non si è in presenza di specifiche indicazioni cliniche e anche se non vi è una storia familiare per patologie genetiche.

Il test è inoltre consigliato prima di un trattamento di fecondazione assistita (PMA), soprattutto se si tratta di eterologa (con donazione di gameti).

È caldamente consigliata a tutte le coppie in fase preconcezionale una consulenza genetica ovvero un semplice colloquio con il genetista, che ricostruisce la storia medica personale della coppia e delle rispettive famiglie. In questo modo lo specialista può identificare eventuali fattori di rischio e prescrivere in modo mirato gli accertamenti necessari.

Un’altra circostanza in cui vengono prescritti esami genetici preconcezionali si ha quando è presente una storia di aborti ripetuti. Un aborto spontaneo nelle prime settimane di gravidanza è un’eventualità frequente. Anche due aborti spontanei successivi sono relativamente frequenti, senza che all’origine ci sia alcun problema nella coppia. Gli accertamenti sono raccomandati solo dopo il terzo aborto successivo. In tal caso è utile che, prima di tentare nuovamente il concepimento, i partner si sottopongano ad analisi del cariotipo. Inoltre, l’aspirante mamma può effettuare analisi specifiche per la ricerca di trombofilie, difetti della coagulazione che possono provocare interruzioni precoci della gravidanza.

Ogni coppia è a rischio di generare un figlio affetto da una o più malattie genetiche; anche se oggi si conoscono le cause genetiche di molte malattie, è tecnicamente impossibile (oltre che eticamente discutibile) investigarle tutte, sia in ambito preconcezionale che prenatale; per questo motivo è indispensabile una corretta informazione ai futuri genitori sulle attuali e reali possibilità di screening.

Le coppie che non hanno un rischio a priori elevato per alcuna malattia genetica, possono comunque scegliere di eseguire i test genetici per abbattere il rischio a priori delle condizioni più frequenti.