Colore dei capelli e genetica

Qual è la relazione tra colore dei capelli e genetica?

Da cosa dipende il colore dei capelli?

Una recente analisi genomica pubblicata su “Nature” ha trovato una correlazione tra il colore dei capelli e 123 geni, di cui 13 mai associati prima alla pigmentazione. Il risultato potrebbe rendersi utile negli studi sui deficit di pigmentazione e sulle relative terapie, così come anche per studi antropologici e nell’ambito della genetica forense. Il risultato ha richiesto un’analisi su una popolazione di circa 300 mila persone di razza caucasica, con capelli di colore nero, biondo, castano scuro, castano chiaro e rosso.

Per capire la complessa correlazione tra genetica e colorazione dei capelli, così come della pelle, occorre fare riferimento alla biologia della pigmentazione, che è definita da due grandi tipologie del pigmento melanina: eumelanina e la feomelanina.

Cos’è la melanina?

La melanina è prodotta dai melanociti, che si trovano nell’epidermide, nella zona bulbare dei peli e dei capelli, nell’iride e nel sistema nervoso centrale. Il colore dei capelli è definito dalla differente quantità, concentrazione e distribuzione di due varianti della melanina: la eumelanina, di colore scuro, e la feomelanina, con tonalità dal giallo al rosso. Il principale gene associato alla produzione di melanina è MC1R (melanocortin 1 receptor) un gene localizzato sul cromosoma 16 del nostro DNA, in particolare:

  • Quando MC1R è nello stato attivo, produce la eumelanina, che causa i capelli scuri.
  • Quando MC1R è in uno stato inattivo, i melanociti produrranno la feomelanina, che causa i capelli biondi o rossi.

I primi esseri umani molto probabilmente avevano un’epidermide fortemente pigmentata, che li proteggeva dalla componente più aggressiva della radiazione solare, i raggi ultravioletti, e dai potenziali rischi per la salute come i tumori della pelle. Nel corso dell’evoluzione, le popolazioni europee e asiatiche hanno sviluppato una colorazione della pelle più chiara via via che migravano verso nord.

La minore pigmentazione rende massimo l’assorbimento di raggi ultravioletti in regioni in cui l’esposizione alla radiazione solare è molto limitata, consentendo un’adeguata sintesi di vitamina D da parte della pelle. Soprattutto nelle popolazioni europee, questa variazione della pigmentazione a seconda della latitudine è ancora in parte evidente, anche se è influenzata dai flussi migratori avvenuti nel corso della storia.

Genetica del colore dei capelli

La melanina si presenta in diverse forme e proprio in base alla quantità e al tipo di melanina si determina il colore dei capelli. La melanina responsabile della colorazione scura dei capelli si chiama eumelanina e prevale in persone con peli e capelli castani o neri in ogni parte del fusto del capello: corteccia, midollo e cuticola.

Nei capelli chiari invece i melanociti producono in maggiore quantità la feomelanina, che si concentra principalmente nella cuticola dei capelli ed è responsabile del colore biondo. Esistono, inoltre, tante sfumature di colore tra cui il rosso, determinato dalla presenza di tricomi (pigmenti rossi), e il bianco, che rappresenta invece una carenza o assenza di melanina.

Ci sono poi dei casi in cui l’organismo non sintetizza adeguate quantità di melanina a causa di una condizione genetica. Questa malattia viene chiamata albinismo e può comportare capelli bianchi (o giallo chiarissimo), occhi azzurri (o grigi) e pelle bianca. Nelle manifestazioni più frequenti, si ha solo una riduzione di melanina che comporterà la mancanza di pigmento solo in alcune parti del corpo.

La particolare differenza tra bionde e mori

Studi volti ad identificare i fattori genetici che determinano il colore dei capelli hanno classificato e assegnato dei valori dal biondo chiaro fino al nero in un campione di popolazione europea di circa 150 mila persone. Nelle popolazioni europee la variazione della pigmentazione a seconda della latitudine è ancora evidente, le chiome mediterranee sono più scure, quelle nordiche tendono ad essere più chiare.

Ciò che lo studio ha dimostrato è che il colore biondo è più associato al sesso femminile, essendo presente con una frequenza doppia rispetto ai maschi, nei quali al contrario è molto più frequente una capigliatura scura.