Le malattie genetiche sessuali
Dette anche monogeniche o mendeliane, le malattie genetiche sono malattie ereditarie dovute alla mutazione di un singolo gene: quando tale gene si trova su un autosoma (i cromosomi non sessuali) la malattia viene detta autosomica, quando invece è localizzato sui cromosomi sessuali si parla di malattie genetiche sessuali legate al cromosoma X o legate al cromosoma Y.
Le malattie genetiche vengono ulteriormente distinte in dominanti o recessive:
- la trasmissione X-linked recessiva è caratteristica delle malattie che si manifestano nei maschi e per le quali le femmine sono al massimo portatrici sane,
- la trasmissione X-linked dominante è caratteristica di malattie che si manifestano nelle femmine e che nei feti maschi possono essere addirittura incompatibili con la vita.
La distinzione in recessiva e dominante è un po’ artificiosa, in quanto anche in caso di trasmissione X-linked recessiva le femmine possono essere occasionalmente affette in modo lieve (classico esempio è la sindrome dell’X-fragile). Infatti, a causa dell’inattivazione casuale dell’X, in alcune cellule si può avere l’inattivazione dell’X mutato mentre in altre si ha l’inattivazione della X senza la mutazione (e quindi l’espressione della proteina patogena). Poiché i cromosomi X portano molti più geni dei cromosomi Y (circa 1.200 contro 100), molte malattie genetiche si manifestano prevalentemente negli individui di sesso maschile. Questo perché i caratteri recessivi presenti sul cromosoma X, che non hanno omologhi sul cromosoma Y, nei maschi si manifestano sempre, mentre nelle femmine si manifestano solo se sono omozigoti.
A differenza della modalità di trasmissione dei caratteri valida per gli autosomi, in cui i figli sia maschi che femmine, ricevono da entrambi i genitori due alleli dello stesso gene (uno dal padre, uno dalla madre), i caratteri presenti sul cromosoma X vengono trasmessi ai figli maschi solo dalla madre (per ogni gene presente sul cromosoma X ricevono un solo allele, poiché dal padre ricevono il cromosoma Y), nelle figlie femmine invece ricevono un cromosoma X da parte di madre e un cromosoma X da parte di padre.
Eredità eterosomica recessiva
Per ereditarietà eterosomica recessiva si intende la trasmissione ereditaria dei caratteri recessivi legati al cromosoma X.
Le donne possiedono due copie del cromosoma X e pertanto, se uno dei due geni presenta una alterazione, il gene normale dell’altro cromosoma può compensare la copia alterata. Se questo accade, la donna risulterà dunque sana e portatrice della malattia legata al cromosoma X, pur mostrando in alcuni casi, lievi sintomi della malattia. Gli uomini possiedono invece un cromosoma X e uno Y e pertanto, se uno dei geni presenti sull’X risulta alterato, non può esserci compensazione e in questo caso l’alterazione è determinante per l’espressione della malattia.
Vien da sé che nessun figlio maschio di un padre affetto e madre sana non portatrice manifesta il carattere (dato che la madre sana fornirà sempre un X non portatore della mutazione), mentre tutte le figlie femmine di un maschio affetto e madre sana non portatrice sono portatrici (poiché necessariamente uno dei due X della femmina, ereditato dal padre, è portatore della mutazione) ed infine, tutti i figli maschi di una madre affetta e metà di quelli di una madre portatrice manifestano il carattere.
Questo tipo di ereditarietà è legata ad alcune malattie che interessano quasi esclusivamente i maschi, come la distrofia muscolare di Duchenne, il daltonismo, l’emofilia e il favismo.
Eredità eterosomica dominante
In questo caso l’allele di un gene difettoso è situato sul cromosoma X e la sua sola presenza è sufficiente affinché si manifesti la malattia.
In questo tipo di ereditarietà:
- nessun figlio maschio di un padre affetto manifesta la malattia;
- tutte le figlie femmine di un maschio affetto manifestano la malattia;
- i caratteri dominanti legati al cromosoma X non saltano nessuna generazione.
Le malattie ad eredità eterosomica dominante sono molto rare. La più nota è la sindrome dell’X fragile, dovuta alla mutazione di un gene situato sul cromosoma X che determina un ritardo mentale accompagnato da alcune caratteristiche corporee come la faccia allungata con orecchie larghe e un basso tono muscolare.
Altre malattie con questo tipo di ereditarietà sono:
- Malattia di Fabry
- Sindrome CHILD
- Sindrome di Rett
Eredità Y-linked
Nell’ereditarietà Y-linked il gene mutato è trasmesso a tutti i figli maschi, mentre le figlie femmine sono sane non portatrici (in quanto non possiedono il cromosoma Y). I maschi portatori di geni anomali sull’Y sono generalmente sterili, data la presenza sul cromosoma di geni determinanti lo sviluppo dell’apparato riproduttore maschile, e pertanto la mutazione si estingue con il portatore.
Non è ancora possibile compilare un elenco di malattie trasmesse con il cromosoma Y. Sono state ipotizzate varie malattie a trasmissione legata all’Y ma le prove genetiche non sono sufficienti. Sono note diverse forme di sterilità maschile dovute alla perdita o delezione di geni specifici del cromosoma Y, spesso associate ad assenza completa o grave riduzione degli spermatozoi nel liquido seminale. A causa della sterilità, questo tipo di malattia genetica non è trasmissibile ai figli maschi ed è per lo più dovuta a nuove mutazioni.
Tra i pochi geni di cui si ha la certezza siano espressi sull’Y vi è il gene per il fattore di determinazione testicolare, geni responsabili della spermatogenesi, e alcuni geni regolatori del ciclo cellulare. L’unico stato patologico ben definito causato da un difetto del cromosoma Y è la disgenesia testicolare, causata da delezione o mutazione inattivante della regione SRY.