Cos’è il midollo osseo?
Il midollo osseo è una sostanza molle e gelatinosa che si trova all’interno delle cavità ossee delle ossa. È costituito da una miscela di cellule staminali ematopoietiche, cellule progenitrici e cellule stromali, insieme a una rete di vasi sanguigni, nervi e tessuto connettivo.
Il midollo osseo è responsabile della produzione di cellule del sangue, compresi globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Questo processo è noto come ematopoiesi. Le cellule staminali ematopoietiche presenti nel midollo osseo sono in grado di differenziarsi in diversi tipi di cellule del sangue per soddisfare le esigenze del corpo.
Esistono due tipi di midollo osseo: il midollo osseo rosso e il midollo osseo giallo. Il midollo osseo rosso è coinvolto principalmente nella produzione di cellule del sangue, mentre il midollo osseo giallo è più ricco di grasso e ha una minore attività ematopoietica.
Cosa sono le cellule staminali emopoietiche?
Le cellule staminali emopoietiche sono cellule staminali adulte immature indifferenziate.
Le cellule staminali sono cellule che non possiedono ancora una funzione specifica, ma possono specializzarsi e trasformarsi in 200 tipi di cellule organiche, tra cui quelle del sangue, nervose, muscolari, cardiache, ghiandolari e cutanee. Per questa loro capacità di riprodursi a un ritmo estremamente intenso e a differenziarsi nelle varie linee cellulari, sono definite cellule totipotenti.
Le cellule staminali emopoietiche si trovano principalmente nel midollo osseo, nel sangue periferico e nel cordone ombelicale, più precisamente nel sangue presente nel cordone ombelicale o nella placenta.
Quando si ricorre ad un trapianto di midollo osseo?
Il trapianto di midollo osseo è una procedura alla quale si fa ricorso a determinate condizioni, in pazienti affetti principalmente da malattie del sangue, come la leucemia, alcuni tipi di linfoma, l’anemia aplastica, la talassemia, l’anemia falciforme e alcune malattie congenite metaboliche o da immunodeficienza.
Anche se si usa l’espressione “trapianto di midollo osseo” in realtà sarebbe più corretto parlare di trapianto di cellule staminali emopoietiche (CSE), che si trovano appunto nel midollo osseo ma anche, in misura ridotta, nel sangue periferico e nel cordone ombelicale.
Un trapianto di midollo osseo viene generalmente eseguito quando una persona ha una grave malattia del midollo osseo o del sistema emopoietico. Alcune delle condizioni che potrebbero richiedere un trapianto di midollo osseo includono:
- Leucemia: un tipo di cancro che coinvolge la produzione di cellule del sangue nel midollo osseo.
- Linfoma: un tipo di cancro che colpisce il sistema linfatico.
- Mieloma multiplo: un tumore maligno che colpisce le cellule plasmatiche nel midollo osseo.
- Anemia aplastica grave: una condizione in cui il midollo osseo non produce abbastanza cellule del sangue.
- Talassemia: una malattia genetica che causa una produzione insufficiente di globuli rossi.
Il trapianto di midollo osseo può essere una procedura curativa o un trattamento che mira a sostituire il midollo osseo malato o danneggiato con midollo osseo sano da un donatore compatibile. La compatibilità dei tessuti tra il donatore e il ricevente è un fattore cruciale per il successo del trapianto.
Può un trapianto di midollo influenzare un test del DNA di paternità?
Sì, un trapianto di midollo osseo può influire sui risultati di un test del DNA. Il midollo osseo contiene le cellule staminali ematopoietiche che danno origine a tutte le cellule del sangue, compresi i globuli bianchi, i globuli rossi e le piastrine. Queste cellule contengono il DNA del donatore di midollo.
Durante un trapianto di midollo osseo, le cellule staminali ematopoietiche del donatore sostituiscono quelle del ricevente. Di conseguenza, le cellule ematiche del ricevente, comprese le cellule del sangue bianche che portano il suo DNA, vengono gradualmente sostituite dalle cellule del donatore. Questo processo è noto come “correlazione di chimera” o “correlazione del DNA del trapianto”.
Quando viene eseguito un test del DNA sul ricevente di un trapianto di midollo osseo, i risultati mostreranno il DNA del donatore nella maggior parte delle cellule del sangue, poiché sono derivate dalle cellule staminali del donatore. Tuttavia, in alcune parti del corpo, come i capelli, la saliva o la pelle, potrebbero essere presenti cellule derivate dal ricevente che contengono ancora il suo DNA originale.
È importante tenere presente questa situazione quando si eseguono test del DNA su individui che hanno subito un trapianto di midollo osseo. È consigliabile informare il laboratorio di analisi sul trapianto di midollo osseo precedente in modo che possano valutare i risultati in modo adeguato e considerare la possibilità di una correlazione di chimera.
Come si fa un test del DNA di paternità?
In questo caso l’analisi viene svolta in completo anonimato, basta prelevare la saliva del padre e del figlio con l’apposito tampone ed attendere il risultato di laboratorio.
Il test del DNA di paternità non rappresenta più un tabù come 30 anni fa per questioni economico/sociali, ormai è diventato un’analisi di “routine” facilmente accessibile a tutti, in quanto costa meno di uno smartphone (199€) e si può fare da casa, in privacy e completo anonimato.
L’esame si fa tramite un kit di prelievo della saliva che viene recapitato a casa del cliente il quale dovrà semplicemente strofinare due tamponi nella bocca, una del presunto padre ed una del figlio, ed infine contattarci per attivare il ritiro (pensiamo a tutto noi).
Il referto sarà inviato per mail e la lettura dei risultati del test sarà molto semplice, in quanto sono possibili solo due esiti:
- “ATTRIBUZIONE DI PATERNITÀ” che indica CERTAMENTE la paternità biologica tra il campione denominato “Figlio” e il campione denominato “Padre”;
- “NON COMPATIBILITÀ” che indica CERTAMENTE la NON paternità biologica tra il campione denominato “Figlio” e il campione denominato “Padre”.