come si fa test paternità in gravidanza

Come si fa il test di paternità in gravidanza?

Grazie ai progressi scientifici ottenuti nell’ultimo decennio nei test del DNA è possibile sapere l’identità del padre di un bambino che deve ancora nascere addirittura alla nona settimana di gravidanza con una precisione maggiore del 99,99% ed una procedura NON-invasiva a rischio zero per il feto.

Per l’esame sono necessari un prelievo di sangue materno e un campione di saliva del presunto padre.

Il Test di Paternità in gravidanza

È il DNA che ci differenzia gli uni dagli altri, che ci rende unici al mondo “al di là di ogni ragionevole dubbio” e, tale patrimonio genetico è frutto esattamente del 50% del genoma di nostro padre e 50% del genoma di nostra madre.

Il Test di Paternità Prenatale andrà ad analizzare un campione di sangue materno in cui è presente anche il DNA del nascituro confrontandolo con quello ricavato dalla saliva del presunto padre. Viene fornita tutta la strumentazione e per il prelievo del sangue e il prelievo può essere effettuato dal medico/infermiera, o richiesta allo staff. I campioni verranno ritirati e portati in laboratorio. 

Qui verrà separato il DNA del bambino dal sangue materno e confrontarlo col DNA del presunto padre attraverso la tecnica di analisi degli SNPs, che andrà ad esaminare ben 2688 marcatori genetici arrivando ad un’ affidabilità maggiore del 99,99%.

L’utilizzo di DNA fetale libero circolante, non comporta il rischio di commettere errori nella diagnosi o di ottenere risultati inattendibili a causa di precedenti gravidanze o aborti spontanei. I nostri test sono di gran lunga più accurati e affidabili di altri test sempre non invasivi ma che utilizzano tutto il DNA racchiuso nella cellula (DNA fetale nucleato).

Scopri tutte le informazioni sul test di paternità prenatale e non invasivo proposto da DNA Express. 

I vantaggi del test di paternità in gravidanza

Rischio zero di aborto spontaneo

Metodiche più invasive come amniocentesi e villocentesi comportano il rischio di ferire il feto e in rari casi anche aborto spontaneo. Questo esame, essendo necessario solo un prelievo di sangue della donna incinta, non comporta rischi per il bambino ed è totalmente non invasivo, infatti il DNA fetale libero circolante (cffDNA), a partire dalla nona settimana di gravidanza, ha una concentrazione nel sangue materno tale che è possibile eseguire il Test di Paternità in completa sicurezza.

Risultato in soli 3-4 giorni

DNA Express permette di ricevere il risultato in 3-4 giorni lavorativi, invece dei 7 giorni standard. Tale opzione ti permette di avere una risposta più rapida senza perdere nulla in merito alla qualità di analisi.

Interruzione volontaria della gravidanza

In Italia l’aborto volontario è concesso entro i primi 90 giorni di gravidanza, ossia entro 12 settimane di gravidanza e 6 giorni dall’ultima mestruazione. Il test di paternità prenatale si può fare a partire dalla nona settimana di gravidanza, quindi in tempo con la scadenza dei termini di legge, ma è meglio acquistare in maniera preventiva il kit così da riceverlo e prenderne visione fin da subito senza ridursi all’ultimo minuto.

Noi di DNA Express raccomandiamo infine di scegliere sempre il risultato in 3-4 giorni se avesse intenzione di eseguire tale operazione in base al responso del test, per evitare qualsiasi imprevisto esterno come ritardi dei corrieri, appuntamento per i prelievi ecc.

Sesso del bambino

Non tutti sanno che con il DNA è possibile sapere il sesso del bambino già dalla nona settimana di gravidanza, quindi molto prima dell’ecografia al termine dei quattro mesi di gravidanza.

Sicurezza e trasparenza

Il test di paternità prenatale non può essere eseguito nei casi di fecondazione in vitro (FIV), gravidanze gemellari o multiple e quando i presunti padri sono parenti stretti. Il test non può essere condotto anche quando la madre soffre di cancro o preeclampsia o ha avuto negli ultimi 3 mesi una trasfusione di sangue, midollo osseo, trapianto di organi o terapia con cellule staminali.