Questa analisi genetica è ormai diventata un analisi di routine e non rappresenta più un tabù come in passato.
Basti pensare che vengono eseguiti decine di test a settimana in Italia, questo è dovuto alla semplicità di esecuzione (basta un po’ di saliva), ai costi contenuti (199€) e la tempistica (risultato in sole 48h).
L’affidabilità di questi esami è maggiore del 99,99% e consente alle persone di ricevere un referto di analisi sicuro per togliersi definitivamente il dubbio che non li fa dormire la notte e rispondere ad una domanda molto intima e personale: “è veramente mio figlio quello?”.
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Si può obbligare al test del DNA il presunto padre?
Sì, basta andare da un giudice. Occorre richiedere ad un avvocato di avviare le pratiche legali per una causa e se il giudice riterrà opportuno che ci siano i presupposti, può ordinare questo esame.
Il presunto padre non può essere obbligato a farsi prelevare il campione biologico per le analisi del DNA (tampone salivare), ma secondo la Cassazione il rifiuto non giustificato porta a dedurre il tacito riconoscimento della paternità.
Con il riconoscimento della paternità da parte del giudice scatta in automatico l’obbligo di mantenere, assistere e crescere i figli, partecipando alle spese a ciò necessarie.
Quando si può obbligare una persona al test di paternità?
Può richiedere un test del DNA il figlio nato da una coppia di fatto non sposata che non è stato riconosciuto dal presunto padre se ricorrono tutte le seguenti condizioni:
- il figlio è nato fuori dal matrimonio;
- il figlio non è stato riconosciuto da uno o da entrambi i genitori;
- il riconoscimento è ammesso.
Nei casi di figlio incestuoso l’azione può essere promossa soltanto dopo aver ottenuto l’autorizzazione del giudice.
L’azione può essere esercitata dal figlio nato fuori del matrimonio che non è stato riconosciuto se il figlio è:
- minore, l’azione è proposta, nel suo interesse, dal genitore che esercita la responsabilità genitoriale o in mancanza del genitore è esercitata dal tutore, previa autorizzazione del giudice;
- interdetto: l’azione può essere promossa dal tutore previa autorizzazione del giudice.
Se il figlio dovesse morire dopo aver intrapreso l’azione, questa può essere proseguita dai discendenti, mentre se dovesse venire a mancare prima di aver iniziato l’azione, questa può essere promossa dai suoi discendenti entro 2 anni dalla sua morte.
Il tribunale verificherà e accerterà la fondatezza della domanda, e se dovesse emettere sentenza, questa produce gli effetti immediati del riconoscimento ovvero si verifica ciò che si sarebbe verificato se il padre spontaneamente avesse riconosciuto il figlio.
Test di paternità informativo anonimo o test legale?
L’esame può essere svolto a livello informativo in anonimato o a livello legale in via ufficiale, ma solo in quest’ultimo caso il documento potrà essere usato in tribunale.
Vediamo nel dettaglio le differenze dei due test, anticipando che a livello di analisi i due esami sono identici per un tecnico di laboratorio.
Test di paternità informativo
In questo caso l’analisi viene svolta in completo anonimato, basta prelevare la saliva del padre e del figlio con l’apposito tampone ed attendere il risultato di laboratorio.
Il risultato può essere fornito anche in 48h ed il costo è di 199€, tale analisi ha un’attendibilità del 99,99%.
Il referto così ottenuto è un documento che non può essere usato in tribunale ma serve solo a quelle persone che vogliono togliersi privatamente questo dubbio dalla testa.
Test di paternità legale
Se invece fosse necessario un documento ufficiale per andare in tribunale, per esempio in casi d’immigrazione o cambio cognome, la procedura è leggermente diversa per il test del DNA legale.
Il prelievo di saliva dovrà essere fatto dallo staff di laboratorio al domicilio del richiedente e alla presenza di entrambi i partecipanti al test (presunto padre e figlio), i quali saranno riconosciuti dallo staff tramite documento d’identità e gli stessi dovranno firmare tutti i documenti di rito e consenso informato del test, se il figlio fosse minorenne la firma sarà della madre, del tutore legale o chi ne esercita la patria potestà.
In questo modo, avendo riconosciuto ed accertato l’identità dei soggetti in analisi ed avendo garantito la catena di custodia dei campioni, il referto avrà validità legale e sarà utilizzabile per procedimenti civili e/o penali.
L’attendibilità dell’esame anche in questo caso è del 99,99% ed il costo è di 700€ e comprende il prelievo di saliva a domicilio, le analisi del DNA e l’invio del referto con validità legale, il tutto anche in 10 giorni lavorativi.
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