Ogni anno nel mondo nascono 8 milioni di bambini con difetti genetici. In Italia le ultime statistiche parlano di 480 bambini a settimana nati con patologie genetiche che possono essere individuate con un test non-invasivo.
Come funziona?
L’esame si può fare solo a partire dalla decima settimana di gravidanza (il conteggio parte dal primo giorno dall’ultimo ciclo mestruale).
Sarà necessario un semplice prelievo di sangue anche con nostra infermiera direttamente a domicilio.
Siamo in grado di rilevare fino a 70 anomalie genetiche, con un affidabilità maggiore del 99,9%.
Non servirà nessun esame invasivo come villocentesi o amniocentesi col rischio di far del male al bambino causando l’aborto nell’1% di queste altre terapie invasive.
Ti forniremo il Kit contenente tutto il necessario per eseguire il prelievo. Una volta completato potrai prenotare il ritiro del campione da parte del corriere e in soli 12 giorni ricevere i risultati, via email o Whatsapp.
Come fare il prelievo?
Potrai scegliere se eseguire la procedura privatamente oppure utilizzare il servizio a domicilio con infermiere specializzato a prezzo riservato.
Analizziamo fino a 70 anomalie genetiche
Il nostro screening genetico è il più completo ed approfondito sul mercato (6 trisomie / 4 anomalie dei cromosomi sessuali / 60 microdelezioni e duplicazioni).
Tra le patologie più comuni abbiamo:
- Sindrome di Down;
- Sindrome di Edwards;
- Sindrome di Patau.
Le anomalie genetiche a livello dei Cromosomi Sessuali come:
- Sindrome di Jacobs / Sindrome di Klinefelter / Sindrome di Turner / Sindrome della Tripla X;
Tra le malattie ereditarie più comuni: Fibrosi cistica, beta talassemia, sordità congenita e anemia falciforme.
Analisi del cariotipo fetale, calcolo della frazione fetale e sesso del bambino.
Oltre a 60 sindromi da microdelezioni e duplicazione cromosomiche.
Chi deve fare il test?
Lo screening genetico può essere fatto da qualsiasi donna incinta da più di 10 settimane ma è altamente consigliato in questi casi:
- età materna avanzata;
- gravidanze con fecondazione assistita;
- gravidanze in cui è controindicata la diagnosi invasiva;
- poliabortività;
- precedente figlio affetto da anomalia genetica;
- anamnesi familiare di anomalie cromosomiche;
- familiarità per malattie congenite del metabolismo;
- anomalie strutturali del feto all’esame ecografico di routine.