Cos’è la densità dei capelli?
La densità dei capelli rappresenta il numero di capelli per centimetro quadrato presenti sulla testa.
Secondo le recenti statistiche, la densità media varia tra 90 e 160 capelli per centimetro quadrato. I fattori che la influenzano sono molteplici, come ad esempio la razza, il colore dei capelli, componenti genetiche, cause emotive, ecc. pertanto questo parametro ha una naturale variabilità tra un soggetto e un altro.
L’alopecia androgenetica si presenta clinicamente diversa nei due sessi, ma se non complicata da altre condizioni che ne aggravino il decorso, segue degli schemi obbligati.
Calvizie e densità negli uomini e nelle donne
Negli uomini la caduta dei capelli inizia dopo la pubertà quando aumentano i livelli sierici degli androgeni. Il primo cambiamento consiste, di solito, in una recessione frontale biparietale, la caduta è più o meno costante, di norma mai elevata quantitativamente, ogni giorno cadono circa alcune centinaia di capelli. Il problema non deriva comunque dal numero di capelli che cadono, ma dal fatto che molti di essi vengono progressivamente sostituiti da elementi più corti, sottili, meno profondi, miniaturizzati, che sono il preludio alla scomparsa definitiva del capello stesso. Benché la densità dei capelli tenda a diminuire con l’età secondo uno schema noto, non c’è alcun modo di predire quale grado di alopecia assumerà alla fine un giovane con principio di androgenetica. In generale, coloro i quali cominciano a perdere capelli tra i 20-30 anni sono quelli in cui l’alopecia progredirà maggiormente (androgenetica ad evoluzione rapida).
Nelle donne colpite da alopecia androgenetica è molto più probabile che questa si presenti tra i trenta ed i quarant’anni. I problemi possono cominciare a manifestarsi in coincidenza di un cambiamento ormonale come l’inizio o l’arresto dell’assunzione di un contraccettivo, nel post parto, in menopausa.
In entrambi i sessi l’area a rischio è l’intera parte superiore del cuoio capelluto ma nelle donne, a differenza dei maschi, si determina una diminuzione della densità di capelli nell’area centrale del cuoio capelluto e subito dietro una frangia frontale conservata. Questa conservarsi dell’attaccatura frontale è un’altra differenza fenotipica tra l’alopecia androgenetica femminile e maschile.
Classificazione della calvizie femminile in base alla densità dei capelli
L’incidenza dell’alopecia androgenetica nelle donne è stata valutata tra l’8 ed il 25%, ma questi calcoli possono aver escluso i soggetti con bassi livelli di diradamento, facilmente camuffabile. Nelle donne, una diminuzione della densità di capelli diventa spesso visibile dal momento della menopausa e può essere associata ad un’ulteriore recessione biparietale. Possiamo identificare tre diversi gradi di calvizie femminile in base alla densità del cuoio capelluto:
- le donne del primo gruppo costituiscono la grande maggioranza e la perdita di capelli può essere avvertita solo paragonando la densità sulla sommità del cuoio capelluto con quella dell’occipite.
- Il secondo gruppo raggiunge un diradamento maggiore, meno mascherabile.
- Le donne del terzo gruppo sono più rare e, come quelle in menopausa che assumono uno schema alopecico maschile con profonda recessione frontale, richiedono un accertamento endocrinologico per un potenziale stato androgeno patologico in quanto l’area non è mai completamente calva e persistono molti capelli “normali” insieme ai miniaturizzati.