Dai dati riportati nella “Relazione europea sulla droga 2022” è emerso che circa 83,4 milioni di adulti, ovvero il 29% della fascia 15-64 anni, nell’Unione Europea abbiano almeno una volta nella vita consumato una sostanza illecita, con una prevalenza più maschile (50,5 milioni) che femmine (33 milioni).
La cannabis rimane la sostanza più ampiamente consumata, con oltre 22 milioni di europei adulti che ne fanno uso. Al secondo posto abbiamo la cocaina con 3,5 milioni di adulti e al terzo gradino del podio abbiamo l’MDMA con 2,6 milioni di consumatori. Quarto posto per le amfetamine (2 milioni di persone) ed infine l’eroina chiude la classifica con 1 milione di utilizzatori.
Analizziamo nel dettaglio queste sostanze per capire perché sono così diffuse e quali sono i rischi nel consumarle.
Cannabis – Marijuana – Fumo – Hashish – THC
La cannabis (canapa) non è una droga, è una pianta. Esistono diverse varietà di questa pianta. Alcune di queste contengono principi attivi che possono alterare lo stato mentale, altre meno, tra cui il delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), il cannabidiolo (CBD) e il cannabinolo (CBN).
La cannabis è il nome della pianta quindi, anche se molte persone tendono ad usare la parola come sinonimo di marijuana o hashish. Il THC, uno dei principali principi attivi che provocano effetti a livello cerebrale è più concentrato nella resina che riveste le infiorescenze femminili. L’hashish, che è prodotto, in modi diversi dalla resina, ha normalmente maggiore potenza psicoattiva della marijuana. La marijuana si ottiene, invece, dalle infiorescenze essiccate delle piante femminili di canapa.
I principi attivi che producono alterazione dello stato mentale, per esempio il THC, vanno ad agire su recettori specifici che si trovano nel cervello. Si trovano in zone del cervello che hanno a che fare con funzioni complesse come la formazione di un giudizio, la percezione di piaceri, la capacità di apprendere o di memorizzare ed il movimento.
La sensazione piacevole che deriva dal consumo è collegata a uno sbilanciamento del funzionamento generale del cervello. Specialmente con un uso frequente è abbastanza ovvio come una ridotta capacità di apprendere e memorizzare, ovvero di costruire esperienza, possa essere dannosa ma ciò che è ancor più pericoloso è lo sbilanciamento del funzionamento di sistemi che, nelle persone giovani, si stanno ancora formando e che, quindi, potrebbero essere alterati proprio nella loro costruzione e nel loro equilibrio.
Leggi il nostro articolo per saperne di più sulla marijuana e su come superare l’esame del capello.
Cocaina – crack
La cocaina è il nome della pianta dalle cui foglie si ottiene la cocaina cloridrato (HCL, il sale cloridrato della cocaina), venduta illegalmente in diversi gradi di purezza e che può anche apparire sulle strade con il nome di “crack”.
La cocaina agisce stimolando globalmente tutte le strutture del cervello, aumentando la quantità di neurotrasmettitori che attivano le cellule cerebrali, in particolare la dopamina che agirebbe sui sistemi della gratificazione e della piacevolezza.
Gli effetti che ne conseguono sono: euforia, sensazione di benessere, sicurezza e fiducia, aumento dell’energia mentale e fisica, lucidità, resistenza a fatiche e bisogni (sonno, fame, stanchezza), aumento del desiderio sessuale.
Gli effetti neuropsichiatrici sono:
- Aumento della reattività fisica e mentale
- Distorsione cognitiva e delle capacità recettive
- Sensazione di aumento delle percezioni
- Riduzione dello stimolo di addormentamento, della fame e della sete
- Euforia
- Maggiore socievolezza
- Infaticabilità
- Incremento della libido
Leggi il nostro approfondimento sull’esame del capello per la cocaina.
Ecstasy – MDMA
L’MDMA è una sostanza sintetica comunemente nota come ecstasy, anche se questo termine ora viene usato in maniera generalizzata, individuando una vasta gamma di sostanze talvolta diverse fra di loro.
Produce effetti di eccitamento e, al tempo stesso, effetti di natura psichedelica. Genera empatia, aumenta la capacità di comunicare con gli altri, accresce il desiderio sessuale, potenzia le sensazioni e le percezioni ma, contemporaneamente, provoca esperienze depersonalizzanti, lievi disturbi delle percezioni sensitive, a volte stati di psicosi con allucinazioni della durata di diverse ore e insonnia pronunciata.
Il consumo di ecstasy accelera il ritmo cardiaco e aumenta la pressione sanguigna, dilata le pupille, provoca spasmi mascellari e, spesso, una sensazione di nausea. Una dose eccessiva di MDMA può provocare convulsioni oppure un collasso cardiocircolatorio, epatico e renale. Il consumo simultaneo di altri stimolanti o di alcol rafforzano gli effetti tossici della sostanza.
A livello psichico, il consumo di ecstasy può indurre a un sentimento di gioia e un aumento soggettivo dell’empatia e dell’apertura agli altri. Può però sollevare anche emozioni negative quali tristezza e paura, alle quali si sommano disorientamento, allucinazioni e attacchi di panico. I giorni che seguono il consumo di MDMA possono essere caratterizzati da stati d’animo depressivi.
Leggi il nostro articolo sui test antidroga sull’ecstasy/MDMA.
Anfetamine
Le anfetamine sono sostanze ottenute per sintesi chimica dal precursore feniletilamina. Esse riducono la stanchezza, aumentano la resistenza e non fanno sentire lo stimolo della fame o della sete.
Oltre che sostanze d’ abuso, le anfetamine si utilizzano a fini terapeutici in varie patologie, a esempio la narcolessia, l’obesità, il deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD) o patologie asmatiche.
Gli effetti delle anfetamine sono numerosi: a livello del sistema nervoso centrale si riduce la percezione di fatica e aumentano le capacità intellettive attraverso un incremento dell’ attenzione e della concentrazione. Altri effetti sono l’aumento del metabolismo basale, variazione dei meccanismi di termoregolazione, ipertermia, perdita dell’appetito ecc.
Grazie ad alcuni effetti prodotti, come la riduzione del senso di fatica e la diminuzione del senso di fame, le anfetamine si utilizzano, illegalmente, sia in ambito sportivo sia in ambito dietologico. Gli effetti positivi diventano secondari a una serie di effetti negativi dovuti alla dipendenza e all’assuefazione alla sostanza. Per questo, sono frequenti disordini cardiaci molto gravi, a volte mortali, causati dall’assunzione di dosi eccessive.
Eroina
L’eroina è uno stupefacente oppiaceo che deriva dalla morfina, principale alcaloide estratto della pianta del papavero da oppio, Papaverum somniferum.
L’eroina provoca un senso di euforia, detto rush, che induce gli eroinomani alla costante ricerca della sostanza. L’uso abituale della stessa provoca dipendenza e assuefazione. In caso di overdose, senza un immediato intervento medico, il rischio di morte è elevato.
Passato il rush iniziale si verifica un distacco dalla realtà e un effetto sedativo sul sistema nervoso centrale, si sperimenta una sensazione di piacevole pesantezza, come se il corpo fosse avvolto nell’ovatta. La coordinazione e la concentrazione sono ridotte e il parlare diventa confuso e lento, le funzioni mentali sono annebbiate per alcune ore dopo la dose.
In questo articolo parliamo dell’esame antidroga sull’eroina, leggilo per approfondire ed avere importanti informazioni sul suo svolgimento.
Bonus: Nuove Sostanze Psicoattive (NPS)
Le NPS sono anche definite “Legal Highs” (ossia sostanze con effetti psicoattivi legali), trattandosi nella grande maggioranza di nuove sostanze chimiche che, al momento dell’uscita, non erano inserite nelle tabelle delle Convenzioni internazionali e in quelle delle leggi nazionali.
Si tratta di sostanze psicotrope sintetiche che imitano gli effetti di quelle illegali già note (cannabis, ecstasy, amfetamine etc.) e che, ad oggi, risultano in forte aumento (sia per quanto riguarda l’uso, che la varietà). Inoltre, essendo la loro produzione in continua evoluzione, spesso risulta difficile individuarne i possibili effetti sulla salute.
Questi prodotti appartengono a particolari gruppi strutturali (cannabinoidi sintetici, catinoni sintetici, oppioidi sintetici, triptamine, piperazine, arilcicloesilammine e, soprattutto, fenetilammine), i primi tre sono, ad oggi, i più diffusi, in gergo chiamate anche Spice, Dream, Meow, M-Cat, Bubbles, Drone, Fentanyl etc.
Tra le NPS rientrano anche le Smart Drugs (farmaci intelligenti) che sono una serie di sostanze psicoattive, il cui scopo è di aumentare o alterare le facoltà cognitive, come la memoria, l’attenzione e l’apprendimento, ma possono anche migliorare la performance fisica di chi ne fa uso.
Le caratteristiche delle principali NSP sono:
- Cannabinoidi sintetici (spice drugs): gli effetti sono paragonabili alla cannabis tradizionale;
- Catinoni sintetici: sostanze con struttura ed effetti simili alle amfetamine, provocano euforia, aumento dello stato di allerta ed iperattività psicomotoria.
- Oppioidi sintetici (fentanyl): funzionano legandosi ai recettori oppioidi, ma con intensità migliaia di volte più elevata dell’eroina. Frequentemente determinano la morte per depressione respiratoria.