uso di droghe in gravidanza e allattamento

Gli effetti dell’uso di droghe in gravidanza e allattamento

Quali sono gli effetti dell’uso di droghe in gravidanza?

L’uso di droghe durante la gravidanza può avere gravi effetti negativi sulla salute del feto e del neonato. Gli effetti variano a seconda del tipo di droga utilizzata, della quantità, della frequenza e del momento in cui è stata consumata durante la gravidanza. Ecco alcuni degli effetti potenziali dell’uso di droghe in gravidanza:

  • Ritardo della crescita fetale: l’uso di droghe può portare a un ritardo nella crescita fetale, causando bambini con peso alla nascita molto basso e bassa statura. Questo può aumentare il rischio di complicazioni durante il parto e di problemi di salute a lungo termine per il neonato.
  • Disturbi dello sviluppo: alcune droghe possono influenzare lo sviluppo del cervello del feto, portando a problemi di apprendimento, comportamentali e cognitivi nell’infanzia e nell’adolescenza.
  • Disturbi del sistema nervoso: l’uso di droghe può causare danni al sistema nervoso del feto, portando a problemi neurologici, come convulsioni o disturbi del controllo motorio.
  • Disturbi cardiaci: l’uso di droghe durante la gravidanza può influenzare il cuore del feto, causando problemi cardiaci congeniti.
  • Disturbi del tratto gastrointestinale: alcune droghe possono danneggiare il sistema digestivo del feto, causando problemi come l’atresia esofagea.
  • Disturbi respiratori: l’uso di droghe può influenzare il sistema respiratorio del feto, aumentando il rischio di problemi polmonari alla nascita.
  • Sindrome da astinenza neonatale: i neonati esposti alle droghe durante la gravidanza possono sviluppare una sindrome da astinenza neonatale quando nascono, che provoca sintomi come irritabilità, tremori, vomito, diarrea e difficoltà nell’alimentazione.
  • Mortalità infantile: l’uso di droghe in gravidanza è associato a un aumento del rischio di mortalità infantile, inclusi i casi di morte improvvisa del lattante (SIDS).
  • Comportamento aggressivo o irrequieto: i bambini esposti alle droghe in utero possono mostrare comportamenti aggressivi, irrequieti o difficili da gestire.
  • Problemi emotivi e comportamentali: gli studi suggeriscono che l’uso di droghe in gravidanza può aumentare il rischio di disturbi emotivi e comportamentali nei bambini, come l’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività) e disturbi dell’umore.

Quali sono gli effetti dell’uso di droghe in allattamento?

L’uso di droghe durante l’allattamento può avere gravi effetti sul neonato, poiché molte sostanze possono essere trasmesse al bambino attraverso il latte materno. Gli effetti variano a seconda del tipo di droga utilizzata, della quantità, della frequenza e della durata dell’uso. Ecco alcuni degli effetti potenziali dell’uso di droghe durante l’allattamento:

  • Esposizione al neonato: molte sostanze possono essere rilevate nel latte materno e trasmesse al neonato. Questo può esporre il bambino agli effetti delle droghe, inclusi cambiamenti nel comportamento, problemi di sviluppo e rischi per la salute.
  • Riduzione della produzione di latte: alcune droghe possono influenzare la produzione di latte materno, riducendola e rendendo più difficile l’allattamento del bambino.
  • Cambiamenti nel comportamento del neonato: i neonati allattati da madri che usano droghe possono mostrare cambiamenti nel comportamento, come sonnolenza, irritabilità, difficoltà nell’alimentazione e ritardi nello sviluppo.
  • Rischio di soffocamento: alcuni farmaci possono causare sonnolenza o indebolire il riflesso di svezzamento del bambino, aumentando il rischio di soffocamento durante l’allattamento.
  • Effetti a lungo termine: l’uso di droghe durante l’allattamento può influenzare lo sviluppo a lungo termine del bambino, con potenziali effetti negativi sullo sviluppo cognitivo e comportamentale.

Le droghe che una madre assume possono variare notevolmente in termini di pericolosità per il bambino. Alcune sostanze, come l’alcol e il tabacco, sono notoriamente dannose per i neonati quando assunte durante l’allattamento. Altre droghe, come la cannabis, possono anche avere effetti negativi.

Come testare il contenuto di droghe o alcol nei capelli?

Pensi che un tuo familiare o comunque una persona a te vicina possa assumere droghe? Puoi verificarlo con una piccola ciocca di capelli direttamente a casa, in totale privacy ed anonimato.

Il test è molto semplice da fare, basta avere una manciata di capelli o peli del corpo (se la persona è calva) e metterli in un contenitore sterile. Un corriere dedicato li ritirerà poi a casa tua e li porterà in laboratorio con le opportune precauzioni. Il report ti verrà inviato via email entro 10-14 giorni lavorativi e costa €99.

Il referto così generato indicherà non solo se la persona è positiva alla sostanza, ma anche se è un consumatore abituale o occasionale in base alla concentrazione della sostanza riportata nella scheda.

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Effetti dell’assunzione di cocaina in gravidanza e allattamento

Assumendo questa sostanza in gravidanza è molto alto il rischio di aborto spontaneo, ipertensione e parto pretermine, in quanto la cocaina attraversa facilmente la placenta accumulandosi nei tessuti fetali.

Effetti sul feto

La cocaina crea grossi problemi nella circolazione materno-fetale e nella vascolarizzazione fetale. Questo porta ad una iponutrizione del futuro bambino, quindi basso peso alla nascita e circonferenza cranica minore rispetto all’intera crescita somatica.

Il difetto di crescita può anche essere causato dalla frequente malnutrizione delle gravide tossicodipendenti e dall’effetto anoressizzante della cocaina.

L’insieme di tutte queste malformazioni e il possibile distacco pretermine della placenta provocano un’alta mortalità perinatale con aumento del rischio di morte intrauterina.

Effetti sul neonato

È stato dimostrato che bambini nati da madri cocainomani presentano una maggiore prevalenza di difetti visivi, come la miopia e l’ipermetropia. I disturbi neurologici e comportamentali di questi bambini sono disturbi nel ritmo sonno/veglia, comportamenti agitati o passivi, alterazione dell’adattamento agli stimoli visivi e sonori. Con la crescita potranno avere ritardi nello sviluppo psicomotorio, difficoltà scolastiche, autismo e ritardi del linguaggio.

La cocaina è liposolubile e quindi passa nel latte, perciò una madre che continua ad assumere questa sostanza non dovrebbe allattare il proprio bambino, proprio per evitare al piccolo problemi come vomito e diarrea.

Gli effetti della Marijuana sul bambino

È difficile studiare l’effetto isolato della Cannabis perché è spesso utilizzata in concomitanza con altre sostanze (es. tabacco e alcol), ma sicuramente determina uno scarso accrescimento endouterino e anomalie neurologiche diverse (tremori, irritabilità e ipertono).

La Cannabis potenzia il rischio di prematurità e di basso peso alla nascita e gli effetti teratogeni di altre droghe. Più raramente sono stati segnalati difetti congeniti a carico del SNC, del cuore, degli arti, del labio-palato e dell’apparato digerente (gastroschisi).

Alcol e sindrome feto-alcolica (FAS)

L’alcol è una sostanza teratogena di largo consumo, legalmente e socialmente accettata. L’etanolo interferisce con la divisione, la crescita e la migrazione delle cellule cerebrali in via di sviluppo e altera i sistemi di neurotrasmissione con i relativi recettori.

L’esposizione cronica all’alcol aumenta incidenza di aborti spontanei, natimortalità e distacco di placenta e, nel neonato, è causa di anomalie e disabilità permanenti. I quadri clinici variano da sfumate alterazioni neuro-comportamentali fino alla piena espressione della FAS (triade di dismorfismi facciali, ritardo della crescita e anomalie del SNC).

Alla nascita, i neonati hanno peso, circonferenza cranica e lunghezza inferiori rispetto all’età gestazionale. Le anomalie tipiche includono ipoplasia medio-facciale, rima palpebrale corta, solco naso-labiale allungato e piatto, labbro superiore sottile, pieghe epicantiche, radice nasale piatta, micrognazia, anomalie delle orecchie e padiglioni scarsamente
modellati.

Le problematiche neuro comportamentali includono sintomi neurologici (sensitivi e/o motori) di gravità variabile, anomalie strutturali del SNC, riduzione della capacità cognitiva, della comunicazione ricettiva ed espressiva, del rendimento scolastico, della memoria,
delle funzioni esecutive e dì astrazione e un deficit di attenzione/iperattività.

Allattamento e tossicodipendenza

L’uso di farmaci non rappresenta una controindicazione assoluta all’allattamento al seno, ma trattandosi di una condizione a rischio le decisioni vanno prese caso per caso. Le donne che fanno uso di eroina non dovrebbero allattare. Gli effetti sui neonati sono tremori, irrequietezza, vomito e perdita di appetito. Al contrario, l’uso di metadone e buprenorfina non rappresenta una controindicazione.

La cocaina passa nel latte materno e i neonati possono sviluppare tachicardia, tachipnea, pressione alta, irritabilità, tremori, vomito, diarrea e convulsioni. Pertanto l’allattamento al seno è assolutamente controindicato.

I cannabinoidi passano facilmente nel latte materno, causando sonnolenza, diminuzione della suzione, scarsa crescita, ipotonia e disturbi dello sviluppo neuro comportamentale e motorio. L’allattamento al seno è controindicato per le donne che usano regolarmente cannabinoidi.

Le concentrazioni di nicotina nel latte materno sono 1,5-3 volte superiori a quelle nel plasma, con un’emivita di circa 60-90 minuti. Le donne che fumano producono meno latte e smettono di allattare prima. La nicotina crea una forte dipendenza e la sua tossicità si manifesta con vomito, cambiamenti di colore, aumento della frequenza cardiaca e irrequietezza.

Il rapporto tra la concentrazione nel latte e la concentrazione di alcol nel sangue è molto vicino all’unità. Le conseguenze del passaggio all’allattamento al seno sono soprattutto per quanto riguarda il neurosviluppo e il rischio di crisi ipoglicemiche. Le infermiere che hanno bevuto un bicchiere di vino un’ora prima dell’allattamento al seno hanno riscontrato una riduzione significativa (circa il 20%) del riflesso della emissione di latte. Si consiglia di astenersi del tutto dall’alcol.