Cos’è l’eroina?
L’eroina è uno stupefacente derivato dalla morfina, un oppiaceo, ovvero un derivato dell’oppio.
L’eroina causa, in coloro che la assumono regolarmente, diversi effetti tra i quali il più noto è un senso di euforia che induce gli eroinomani alla costante ricerca della sostanza, alla sua dipendenza ed assuefazione. In caso di overdose, senza un immediato intervento medico, il rischio di morte è elevato.
Come si comporta un eroinomane?
Le persone dipendenti dall’eroina mostrano una serie di sintomi facilmente riconoscibili: senso di stanchezza persistente, infezioni cutanee da iniezione, respiro affannoso, vomito, nausea, costrizione della pupilla, difficoltà nel parlare o nello scandire le parole, disorientamento, deficit di memoria, progressivo distacco dai familiari e dagli amici di più vecchia data, perdita di interesse verso il futuro, trascuratezza della propria igiene personale e mancanza di disciplina.
L’uso continuativo di eroina determina un cambiamento nella personalità dell’eroinomane, una vera e propria trasformazione dei tratti del comportamento e del suo carattere. Con il tempo si diventa tossicodipendenti ossia inizia a manifestarsi la dipendenza da eroina in tutti i suoi aspetti, anche comportamentali.
Spesso questa persona inizia a isolarsi, diventa difficile ragionare e riflettere con lei sui problemi che l’affliggono.
Il cambiamento di personalità dell’eroinomane
La dipendenza a lungo termine da droghe può causare un vero e proprio cambiamento di personalità. Sono molti gli indicatori che tradiscono l’uso di eroina.
L’eroinomane infatti:
- appare spesso “assente” nei suoi comportamenti: potrebbe essere di fronte a voi e magari parlare con voi, ma apparirà come se la sua mente fosse da tutt’altra parte che lì con voi;
- ha spesso cambiamenti d’umore inaspettati e non coerenti con la situazione che vive in quel momento.
- difficoltà o assenza di comunicazione;
- diminuzione del senso di responsabilità;
- aspetto trascurato: non si cura di radersi, pettinarsi o truccarsi;
- incapacità di concentrarsi;
- incapacità di portare a termine qualsiasi progetto;
- risentimento inespresso e rancori segreti: potrebbe avere scatti d’ira incomprensibili anche con amici e parenti a cui in realtà vuole bene, usando anche violenza su di loro;
- ansia e insonnia;
- mente a familiari, amici, datore di lavoro, etc.;
- noncuranza verso tutto ciò che riguarda la sua vita sociale;
- tendenza ad isolarsi e a chiudersi in se stesso;
- depressione e sensi di colpa.
Cosa si prova a consumare eroina
Gli effetti dell’ eroina si dividono in fasi e dipendono dalla modalità di assunzione della droga.
Nel giro di qualche minuto si ottiene un’estasi pari quasi a un orgasmo che si diffonde a tutta la muscolatura del corpo, si ha confusione mentale, senso di calore frequente anche dopo l’effetto, sudorazione fredda, mancamenti, talora vomito e nausea, bradicardia, dispnea e analgesia.
Dopo circa 20 minuti i legami associativi sono più lenti, il pensiero rallenta e perde un senso logico. L’umore è euforico o disforico e le percezioni temporali sono largamente alterate: le ore sembrano minuti, i minuti secondi.
Dopo circa un’ora compare il picco massimo dell’effetto: la mente raggiunge una sensazione di pace, il corpo è anestetizzato da un incondizionato senso di piacere misto ad un’esaltazione interiore. Il consumatore tende ad isolarsi per godere a pieno questa sensazione e ogni tipo di problema tende ad essere dimenticato.
A cosa porta l’eroina?
Effetti fisici causati dal consumo di eroina
L’eroinomane presenta sintomi fisici ben marcati che possono essere classificati in:
- miosi ( oppure pupille “a spillo”): è una delle condizioni più riconoscibili nell’eroinomane e comporta una diminuzione del diametro delle pupille.
- prurito: uno dei sintomi più comuni è un generale prurito della cute.
- difficoltà a produrre frasi di senso compiuto e cambiamento del tono di voce (si fa più roca).
- sonnolenza e difficoltà nella concentrazione;
- nausea, vomito.
Effetti a lungo termine fisici, mentali e sociali
Gli effetti a lungo termine derivanti dall’uso di eroina possono essere devastanti e generare conseguenze fisiche, mentali e sociali. Nel lungo periodo l’eroinomane sviluppa una pluralità di problemi fisici che comprendono: grave immunodeficienza, esposizione a tutti i tipi di malattie infettive (HIV/AIDS, TB, epatite B e C); disturbi epatici, respiratori e cardiaci; collasso venoso, gravi ascessi cutanei, trombosi venosa; stipsi cronica; irregolarità mestruale e infertilità nelle donne, impotenza negli uomini; malsane abitudini alimentari, perdita di peso; forti disturbi emotivi e cognitivi.
Sintomi dell’astinenza da eroina
L’astinenza fisica può durare fino a 12 giorni, con una media del picco di intensità al quarto giorno e un’attenuazione al nono.
I sintomi comuni da astinenza fisica comprendono: midriasi (dilatazione delle pupille), dolore muscolare, del rachide, delle gambe e delle articolazioni; nausea e vomito, crampi allo stomaco, dissenteria, brividi, sudorazione, lacrimazione, sbadigli; estrema irrequietezza e insonnia. In una settimana il paziente sperimenta di solito debolezza residua e dolore emotivo caratterizzati da un senso di colpa e vergogna. I disturbi tipici sono: sbalzi di umore, irritabilità, disturbi del sonno, sudorazioni notturne.
Nella dipendenza da eroina, la sofferenza emotiva nella fase di astinenza è spesso talmente importante da essere considerata la causa più comune di ricaduta.
I sintomi psicologici comprendono ansia, disforia, depressione, insopportabile craving di eroina. In una settimana, con l’attenuarsi della maggior parte dei sintomi da astinenza, il paziente sperimenta di solito debolezza residua e dolore emotivo caratterizzati da un senso di colpa e vergogna.