Cosa sono le benzodiazepine?
Gli ansiolitici della classe delle benzodiazepine sono i farmaci in assoluto più usati al mondo, dopo i comuni anti-infiammatori. Le benzodiazepine hanno come meccanismo di azione quello di potenziare gli effetti del neurotrasmettitore GABA (acido γ-amminobutirrico). Il GABA è il principale inibitore del cervello prodotto nel cervelletto, nei gangli della base e in molte aree del midollo spinale. Il suo scopo è quello di rilassare e ridurre le attività dei neuroni.
In realtà, questa famiglia di farmaci risulta avere anche effetti:
- Ansiolitici;
- Riduzione dell’aggressività/reattività;
- Ipnoinducente;
- Miorilassante;
- Sedativo.
Le principali indicazioni terapeutiche delle benzodiazepine sono:
- Riduzione dell’ansia;
- Riduzione dell’aggressività;
- Induzione del sonno;
- Effetto anticonvulsivante;
- Effetto sedativo pre-anestetico;
- Attacchi di panico;
- Riduzione del tono muscolare;
- Blanda sedazione in caso di indagini mediche (ad esempio RMN, gastroscopia, colonscopia, ecc.).
Conseguenze del consumo di benzodiazepine
Gli effetti collaterali delle benzodiazepine sono:
- A livello del sistema nervoso centrale: sonnolenza, confusione, stordimento;
- Diminuzione della coordinazione (soprattutto se l’utilizzo è associato ad alcol);
- Lieve depressione respiratoria;
- Ipotensione.
Le benzodiazepine possono dare dipendenza o tolleranza. In particolare possono causare:
- Dipendenza fisica, comune all’utilizzo di qualsiasi farmaco e secondaria all’instaurarsi della tolleranza farmacocinetica; nel caso delle benzodiazepine la tolleranza fisica può manifestarsi soprattutto sul sonno
- Dipendenza psichica, si manifesta con l’impossibilità di condurre una vita normale, senza l’assunzione di esse. È particolarmente presente in coloro che assumono le benzodiazepine per combattere gli effetti collaterali delle tossicodipendenze da sostanze da abuso.
Alla sospensione del trattamento si verifica un’intensificazione non solo dei disturbi del sonno, ma anche dello stato d’ansia e dell’irritabilità, accompagnati talvolta da tremori e vertigini. La crisi di astinenza si instaura tanto più velocemente quanto più rapida è l’azione e l’eliminazione del farmaco, motivi per cui la sospensione della terapia deve avvenire in maniera graduale.
Le benzodiazepine provocano anche tolleranza, si assiste cioè a una progressiva riduzione dell’efficacia come risposta di adattamento dell’organismo alla terapia cronica, tale per cui sia necessario un aumento della dose per produrre lo stesso effetto.
Altri effetti indesiderati comuni sono uno stato confusionale, la riduzione delle performance psicomotorie, disorientamento. Si può osservare un peggioramento dell’attenzione, dell’apprendimento, delle capacità di memoria. Dosi elevate provocano sonno profondo, ipotensione, ipotermia, disartria (ossia difficoltà nell’articolazione delle parole).
In caso di sovradosaggio e assunzione contemporanea di altri depressori del sistema nervoso centrale, come l’alcol, le benzodiazepine possono indure una severa depressione respiratoria. Nel paziente anziano anche alle dosi terapeutiche si possono manifestare vertigini, atassia, cioè mancanza di coordinazione dei movimenti muscolari volontari, allucinazioni.
Come controllare l’assunzione di benzodiazepine?
Se vogliamo monitorare un nostro caro (figlio/parente) o controllare lo stato di salute in seguito all’assunzione di benzodiazepine il campione biologico migliore è sicuramente il capello.
Questo perché con il capello possiamo andare “indietro nel tempo” in una finestra più ampia rispetto a saliva o urine. Orientativamente una droga rimane nella saliva al massimo da 24 a 72 ore, nelle urine tra i 2 e i 7 giorni mentre nei capelli (o peluria) diversi mesi.
Inoltre il capello è facile da raccogliere (vanno bene anche capelli raccolti sulla spazzola o nel lavandino) e si conserva in perfette condizioni anche dopo diverso tempo dalla caduta.
Test del capello per benzodiazepine
Per l’esame del capello noi di DNA Express chiediamo una ciocca di capelli o peli corporei da mettere dentro un contenitore sterile e attendere il ritiro da parte del nostro corriere, in tutta Italia.
Il costo di 99€ comprende tutto, il ritiro a domicilio del campione, le analisi del capello e l’invio del referto per mail, garantendo sempre il massimo rispetto della tua privacy ed anonimato.
Questa analisi ad uso informativo trova principalmente due applicazioni:
- controllare se i propri cari, come figli o parenti, facciano uso di stupefacenti;
- monitorare il proprio stato di salute in relazione ad una o più sostanze e quindi fare poi l’esame ufficiale in commissione patenti senza preoccupazioni.
Nel referto del test antidroga per le benzodiazepine, oltre a conoscere l’esito dell’esame (positivo/negativo) sapremo anche la concentrazione della sostanza e quindi potremo valutare se il soggetto è un abusatore frequente o saltuario della droga in analisi.
Finestra di analisi, tempo di permanenza e cut-off
La finestra di analisi degli esami sulle benzodiazepine dipende dal tipo di struttura in cui vengono eseguite le analisi, per esempio si va indietro di un paio di mesi per l’esame del capello.
Il tempo di permanenza (approssimativo) delle benzodiazepine dipende dal campione biologico preso in analisi:
- saliva circa 3 giorni;
- urine circa 1-3 giorni;
- capelli alcuni mesi.
Il valore di cut-off (ovvero il valore soglia che se superato indica un soggetto positivo alla sostanza presa in esame) delle benzodiazepine in base al tipo di campione biologico fornito dal ministero della salute è:
- saliva 50 ng/ml;
- urine 500 ng/ml;
- capelli 0.2 ng/mg.