test antidroga ecstasy

Come funziona il test antidroga per l’ecstasy

Cos’è l’ecstasy?

L’ecstasy fu inizialmente sviluppata dalla casa farmaceutica Merck nel 1912. È nota anche come MDMA, acronimo di 3,4-metilenediossimetanfetamina. Fu usata negli anni ‘50 dall’esercito americano nei test sulla guerra psicologica ma solo negli anni ‘70 l’ecstasy cominciò ad essere usata come droga ricreativa.

L’ecstasy è una sostanza psicoattiva sintetica che agisce sia come stimolante che come allucinogeno. Fa sentire pieni di energia e induce una distorsione temporale e percettiva, oltre che aumentare il piacere derivante dalle esperienze tattili. Danneggia il cervello ed è tossica a livello dei neuroni e, in alcuni casi, può determinare la morte.

Viene assunta in genere per via orale sotto forma di pastiglie o capsule e i suoi effetti hanno una durata di circa 3-6 ore.

Conseguenze del consumo di ecstasy

Uno dei pericoli più gravi, che distingue in modo particolare questa classe di sostanze da altre classi di droghe, è costituito dall’elevata neurotossicità. Studi approfonditi su animali e, successivamente, su volontari umani hanno dimostrato la degenerazione irreversibile dei neuroni produttori di serotonina che, in pratica, si “bruciano”.

Il consumo di ecstasy accelera il ritmo cardiaco e aumenta la pressione sanguigna, dilata le pupille, provoca spasmi mascellari e una sensazione di nausea. Uno dei rischi a cui si può andare incontro consumando ecstasy è il cosiddetto “colpo di calore”: la temperatura del corpo aumenta notevolmente, vengono persi molti liquidi e se questi sintomi non vengono percepiti o sono sottovalutati possono costituire un elevato pericolo, fino alla morte.

A livello psichico, il consumo di ecstasy può indurre a un sentimento di gioia e un aumento soggettivo dell’empatia e dell’apertura agli altri. Può però sollevare anche emozioni negative quali tristezza e paura, alle quali si sommano disorientamento, allucinazioni e attacchi di panico. I giorni che seguono il consumo di MDMA possono essere caratterizzati da stati d’animo depressivi.

Esame del capello sull’ecstasy con risultati sicuri ed affidabili

Il capello è il miglior campione biologico per controllare se una persona ha assunto ecstasy, di seguito capirete il perché.

La migliore caratteristica risiede nel tempo di permanenza delle droghe nel campione preso in esame. Orientativamente una droga rimane nella saliva al massimo da 24 a 72 ore, nelle urine tra i 2 e i 7 giorni mentre nei capelli (o peluria) diversi mesi. Inoltre il capello è più facile da raccogliere (vanno bene anche capelli raccolti sulla spazzola o nel lavandino) e si conserva in perfette condizioni anche dopo diverso tempo dalla caduta.

Come si fa il test antidroga dell’ecstasy?

In questo caso ci sono due opzioni: le analisi ad uso informativo e quelle ad uso legale, con DNA Express che è in grado di eseguire entrambi in tempi più brevi rispetto alla sanità pubblica.

Le analisi ad uso informativo possono essere svolte privatamente per monitorare il proprio stato di salute in relazione ad una o più sostanze e quindi fare poi l’esame ufficiale (per esempio in commissione patenti) senza preoccupazioni.

L’esame con validità legale invece è leggermente differente in quanto un nostro operatore verrà a casa tua per prelevare i capelli ed eseguire il riconoscimento tramite documento d’identità e poi il laboratorio analizzerà il tutto in circa 10-14 giorni lavorativi, inviandoti il documento per mail (eviterai quindi le interminabili liste di attesa delle ASL o degli Ospedali pubblici).

Nel referto del test antidroga per ecstasy, oltre a conoscere l’esito dell’esame (positivo/negativo) sapremo anche la concentrazione della sostanza e quindi potremo valutare se il soggetto è un abusatore frequente o saltuario della droga in analisi e considerare di fare l’esame in commissione o posticiparlo per maggiore sicurezza.

Scopri i nostri test antidroga sul capello.

Finestra di analisi, tempo di permanenza e cut-off

La finestra di analisi degli esami sull’ecstasy dipende dal tipo di autotest o struttura in cui vengono eseguite le analisi, per esempio si va indietro di un paio di mesi per l’esame del capello.

Il tempo di permanenza (approssimativo) dell’ecstasy dipende dal campione biologico preso in analisi:

  • saliva circa 3 giorni;
  • urine circa 1-3 giorni;
  • capelli alcuni mesi.

Il valore di cut-off (ovvero il valore soglia che se superato indica un soggetto positivo alla sostanza presa in esame) dell’ecstasy in base al tipo di campione biologico fornito dal ministero della salute è:

  • saliva 50 ng/ml
  • urine 500 ng/ml
  • capelli 0.2 ng/mg