Cos’è l’intolleranza al lattosio?
L’intolleranza al lattosio è provocata dall’assenza parziale o totale dell’enzima digestivo lattasi, che fa sì che nell’intestino il lattosio possa essere scisso nei due monosaccaridi di cui è composto, il glucosio e il galattosio. Infatti, solo in questa forma divisa, le molecole di zucchero possono essere assimilate dall’intestino per poi passare nel sangue ed essere utilizzate come fonte energetica.
Nel caso di una scarsa presenza o addirittura dell’assenza dell’enzima lattasi, il lattosio raggiunge l’intestino senza essere scisso e viene fermentato dai batteri. A seguito di questo processo, si verifica la formazione di gas che, insieme a un accumulo di acqua, compromette il benessere dell’organismo e provoca i classici sintomi dell’intolleranza al lattosio.
Secondo le stime dell’OMS più del 50% della popolazione mondiale è soggetta a problematiche relative al consumo di latte e dei suoi derivati.
Intolleranza al lattosio: cosa mangiare?
Ecco una piccola lista dei prodotti consentiti relativi al comparto caseario e non:
- Latte senza lattosio
- Yogurt semplice (senza panna)
- Latte di origine vegetale
- Formaggi stagionati (Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Emmenthal)
- Alcuni tipi di insaccati (bresaola, prosciutto crudo)
- Pane semplice bianco o integrale, pasta
- Cioccolato fondente
- Frutta secca
- Latte di soia, mandorla, cocco, riso e avena
- Legumi secchi.
In questo elenco può sembrare strana la presenza di formaggi. Nonostante siano derivati del latte, quelli “invecchiati” hanno una quantità di lattosio davvero esigua che va scemando andando avanti con la stagionatura, tale da non arrecare alcun sintomo. Via libera anche e soprattutto al latte di soia, di mandorla, di riso e d’avena, essendo di provenienza vegetale.
Cibi a cui fare attenzione in caso di intolleranza al lattosio
Questa invece è una lista di alimenti con lattosio in quantità minime o da verificare in etichetta.
- Cibi precotti.
- Salse, condimenti e piatti già pronti (ragù, purè, ecc.).
- Prodotti per l’infanzia.
- Biscotti, merendine, snack, ecc.
- Miscele per dolci.
- Creme dolci e salate.
- Bibite e succhi di frutta.
- Liquori cremosi.
- Prosciutto cotto, salumi e insaccati in genere, wurstel.
- Alcuni farmaci, vitamine e integratori possono contenere piccole quantità di lattosio generalmente ben tollerate.
Le fonti nascoste di lattosio nei cibi
È importante sapere che l’industria alimentare e farmaceutica fanno spesso uso di lattosio aggiungendolo, in misura variabile, ad alimenti che non lo contengono naturalmente e a farmaci. Diversi sono i medicinali e gli integratori contenenti lattosio.
La lista degli alimenti che possono contenere tracce di lattosio non è breve e, per questo, vi consigliamo di leggere attentamente tutte le etichette degli alimenti quando andate a fare la spesa, per evitare di trovarvi in situazioni spiacevoli.
Alcuni prodotti in cui, forse, non sapevate si trovasse il lattosio sono i preparati per torte e budini, cioccolato al latte e cioccolata bianca, sughi pronti, purè di patate, alimenti precotti come le zuppe e preparati per risotti, il dado per preparare il brodo, i wurstel, le salse ecc.
Il test per l’intolleranza al lattosio
Al giorno d’oggi per diagnosticare l’intolleranza al lattosio basta un piccolo campione di saliva e attraverso l’esame del DNA si potrà scoprire se si è affetti da questa intolleranza.
L’esame ha un costo molto contenuto, stiamo parlando di 70€, e comprende la spedizione a domicilio in tutta Italia, un kit apposito per il prelievo di saliva ed il ritiro dei campioni. Il referto sarà poi inviato per e-mail in soli 10 giorni lavorativi.
Clicca sul seguente link per avere più informazioni sull’esame del DNA per l’intolleranza al lattosio.